giovedì 17 novembre 2011

Variazioni Goldberg: Aria

L'"Aria" delle "Variazioni Gordberg" di Johann Sebastian Bach è un pezzo già apparso nel secondo "Notenbüchlein" ("Piccolo Quaderno di Musica") di Anna Magdalena del 1725. Non presenta in quella sede né il titolo né il nome del compositore, tant'è che si è sospettato possa essere un'opera anonima. Ad avvalorare quest'ipotesi si aggiunge il fatto che la linea melodica del basso è una melodia tradizionale (almeno nella prima parte) rintracciabile in molti altri brani del repertorio seicentesco, esso richiama un basso ostinato di ciaccona:

martedì 8 novembre 2011

Variazioni Goldberg: i numeri e le suddivisioni interne

Le Variazioni Goldberg di J. S. Bach sono pervase da una complessa numerologia.

L'"Aria" iniziale è di 32 battute, come 32 sono i brani in tutto (Aria, 30 variazioni, ripresa dell'Aria). La ripetizione dell'”Aria" alla fine richiama la forma tripartita ABA' dell'Aria con da capo.

Il numero 3 è particolarmente importante per il musicista, fervente religioso, perché richiamava la Trinità:

mercoledì 12 ottobre 2011

Variazioni Goldberg: La leggenda della “montagna d'oro”


Johann Nikolaus Forkel (1749-1818) scrisse “La vita, il Genio e le opere di Johann Sebastian Bach”, prima biografia di J. S. Bach, nel 1802, a 52 anni dalla morte del compositore.

Sull'origine delle Variazioni Goldberg, riferisce che le sue fonti sono i due figli più anziani di Johann Sebastian, ossia Wilhelm Friedemann (1710-1784) e Carl Philipp Emanuel (1714-1788), e proprio al seguente passo si deve il titolo tradizionale dell'opera:

lunedì 10 ottobre 2011

Un pellegrinaggio da Beethoven. Una novella di Richard Wagner

Richard Wagner
Ludwig van Beethoven
Un pellegrinaggio da Beethoven
di Richard Wagner

Miseria ed angoscia, tu dea protettrice del musicista tedesco, qualora egli non sia divenuto maestro di cappella in qualche teatro di corte, - miseria ed angoscia, anche in questo ricordo della mia vita ti sia reso subito il primo, più glorificante omaggio! Lasciati celebrare, o perseverante compagna della mia vita! Tu mi hai aiutato sempre fedelmente e non mi hai mai abbandonato; ognora hai allontanato da me con forte mano sorridenti vicende felici, ognora mi hai difeso dagli sguardi, fiammeggianti e molesti, di Fortuna! Con nera ombra mi hai sempre celato i beni vani di questa terra; sii ringraziata per la tua instancabile affezione! Ma, se è possibile, cerca di trovare, forse col tempo qualche altro protetto, perché, solo per curiosità, vorrei ben provare una volta come si potrebbe vivere anche senza di te. Almeno, ti prego di torturare in modo tutto speciale i nostri agitatori politici, quei forsennati, che ad ogni costo vogliono riunire la Germania sotto uno scettro solo:- ma vi sarebbe allora un unico teatro di corte, e quindi un sol posto di direttore d'orchestra! E che ne sarebbe allora dei miei sogni dorati, delle sole speranze, che già adesso mi sfumano dinnanzi pallide ed incerte – ora, che i teatri di corte, tedeschi, ve n'ha tanti? - Però, me n'avvedo, sto diventando temerario. Perdona, o dea protettrice, il desiderio empio, or ora espresso! Del resto, tu conosci il mio cuore, e sai come ti sono devoto, e come lo sarò sempre, anche quando in Germania vi fossero mille teatri di corte! Amen!
Prima di questa mia orazione quotidiana non mi accingo mai a nulla, quindi neanche a metter giù il racconto del mio pellegrinaggio da Beethoven.

domenica 18 settembre 2011

Pompei si tinse di giallo

Affresco di Pompei
Era un giallo. E stavolta non c'entra l'incuria di amministrazioni odierne. Il rosso tipico più famoso del mondo era in realtà abbastanza spesso un giallo ocra poi modificato dal calore dei gas eruttati dal Vesuvio.

mercoledì 17 agosto 2011

Dumbland di David Lynch


Chi ama il cinema surreale di David Lynch non può farsi mancare la visione della serie "Dumbland", 8 cortometraggi di animazione, creati nel 2002, della durata totale di circa 30 minuti.

domenica 24 luglio 2011

Serie e saghe al cinema: "And the winner is..."

Locandina di Harry Potter e la Pietra FilosofalePochi giorni fa l'Economist, in occasione dell'uscita nelle sale dell'ultimo episodio della saga di Harry Potter, ha analizzato il cambiamento di approccio da parte di Hollywood nella gestione del rischio nel business del cinema.

Fondamentalmente nelle poche righe si dice che al film di una serie, oggi, non basta più richiamare, attraverso il titolo, un film di successo girato in precedenza, e che è meglio produrre film basati su una serie di libri (es. Harry Potter) o giocattoli (es. Transformers]]).

Leggiamo infatti che la serie del maghetto potrebbe diventare la seconda serie più remunerativa della storia del cinema. Ma chi sono i primi due? E chi c'è dopo nella classifica?

domenica 17 luglio 2011

Quando Prokofiev incontrò Capablanca

Prokofiev che gioca a scacchi
Molti sanno che Sergei Prokofiev, oltre ad essere ottimo musicista e compositore, fu anche un buon giocatore di scacchi. Imparò a giocare a soli 7 anni e Il Grande Maestro Michail Moiseevič Botvinnik scrisse di lui:

Giocai a scacchi con Prokofiev alcune volte. Giocò una partita vigorosa e decisa. Il suo metodo ordinario era di lanciare l'attacco e di condurlo con abilità e ingegnosità. Ovviamente non era interessato alle tattiche difensive.

Per certi aspetti sembra quasi di sentir descrivere la sua musica.

domenica 3 luglio 2011

Goshu, il violoncellista (che suona Beethoven)

"Goshu il violoncellista" è un film d'animazione giapponese del 1982 diretto da Isao Takahata.
Il soggetto del film ruota intorno al tema musicale della Sinfonia n. 6 di Ludwig van Beethoven, la "Pastorale".

La pellicola è una favola per bambini (ma non solo) e inizia con una trasposizione animata del "temporale" della sinfonia, che ci porta in modo molto naturale alle prove dell'orchestra che lo sta suonando, dove il protagonista della storia, il violoncellista Sensei, viene pesantemente redarguito dal direttore a causa del suo suono fuori tempo e non intonato, nonostante manchino solo 10 giorni all'esibizione.

Nuova ipotesi sulla morte di Mozart: poco sole a Vienna

Mozart compone il suo Requiem, di W. J. Grant (ca. 1854)Il Medical Problems of Performing Arts ha pubblicato una lettera di W.B. Grant, filosofo, e S. Pilz, medico, in cui si propone una nuova ipotesi sulla causa della precoce morte di Wolfgang Amadeus Mozart: avrebbe contribuito ad essa un basso livello del serum 25-hydroxyvitamin D [25(OH)D] ossia di vitamina D.

Al di là delle leggende di avvelenamento dovuto a qualche collega o massone, le più serie teorie scientifiche che facevano riferimento ad infezioni polmonari o setticemie, problemi al cuore o ai reni, ecc. ora traggono ulteriore credibilità in quanto la mancanza di questa sostanza nell'organismo, indebolendo i globuli bianchi, porta esattamente a questo tipo di disturbi e la condotta di vita del musicista durante i suoi ultimi mesi poteva facilmente causare questa mancanza.

venerdì 3 giugno 2011

Elenco di alcune comuni figure retoriche con esempi tratti da Fabri Fibra

- AFERESI, caduta della vocale o sillaba iniziale.

Esempio:
O-odio i figli di Pooh e i figli di pa', mi intendi
(Da "Qualcuno normale")

Commento: la parola papa' ha perso la sillaba iniziale diventando pa', per richiamare la parola Pooh (che si legge pu').

- ANAGRAMMA, formazione di frasi o parole diverse utilizzando le stesse lettere.

Esempio: Fabri Fibra

Commento: le parole sono ottenute entrambe utilizzando le consonanti F-B-R e le vocali I-A

giovedì 5 maggio 2011

Dracula: Tappe fondamentali della filmografia


Il mito di Dracula ha attraversato il cinema sin dall'inizio del cinema stesso, tanto che ad oggi i film su questo personaggio, o quelli che ad esso fanno riferimento, sono circa 700 nella filmografia mondiale. Una produzione sterminata, comparabile forse solo a quella dedicata a Sherlock Holmes, che però non vanta certo altrettanti capolavori.

Il libro scritto da Bram Stoker nel 1897, appena due anni dopo l'invenzione del cinema da parte dei fratelli Lumiére, risulta essere il più letto addirittura dopo la Bibbia.

In questa sterminata filmografia si segnalano alcuni titoli fondamentali, per il valore che hanno come opere d'autore, oppure per il loro contributo nella definizione del personaggio nell'immaginario collettivo.