Circola da sempre una leggenda, anche con piccole varianti, su come questo brano sia stato concepito. Non esiste alcuna fonte che ne attesti una veridicità anche parziale (anche il soprannome è postumo!), anzi è ritenuta completamente falsa, tuttavia la storia in sé resta piuttosto affascinante in quanto restituisce la dimensione "naturale", che ne ha ispirato successivamente il titolo, e anche una sensibilità umana, da parte del compositore, che fa piacere immaginare nei confronti di una donna povera e cieca.
martedì 27 marzo 2012
La leggenda sul "Chiaro di Luna"
Circola da sempre una leggenda, anche con piccole varianti, su come questo brano sia stato concepito. Non esiste alcuna fonte che ne attesti una veridicità anche parziale (anche il soprannome è postumo!), anzi è ritenuta completamente falsa, tuttavia la storia in sé resta piuttosto affascinante in quanto restituisce la dimensione "naturale", che ne ha ispirato successivamente il titolo, e anche una sensibilità umana, da parte del compositore, che fa piacere immaginare nei confronti di una donna povera e cieca.
sabato 24 marzo 2012
Ma quanto è bello essere “famosi”?
...la libertà è come
l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente
quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per
vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai, [...] in
quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di
angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla
libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica.
(Piero Calamandrei, da
“Discorso sulla Costituzione”)
Mi tocca il cuore, ogni volta che lo riascolto, il tono con
cui Calamandrei pronuncia con accento toscano la parola “vigilare”. Si sente
tutto il peso della memoria della terribile esperienza storica precedente. E
ora sulla libertà riconquistata bisogna “vigilare”, affinché non si ripeta
quell'esperienza.