Il contenuto dei testi dei brani a seguire spesso è solo "Leccami il culo" o simili e viene espresso attraverso canoni rigorosissimi.
Non tutte le musiche sono mozartiane, al contrario tutti i "testi" probabilmente lo sono, e comunque gli ultimi canoni (K. 559-560-561) sono delle chicche musicali veramente imperdibili, anche per la capacità di integrare il rigore di una tecnica difficile e antica come il canone con la scrittura brillante e moderna di un'opera buffa.
(Dovremo aspettare il finale fugato del Falstaff di G. Verdi per ritrovare un'operazione paragonabile, ma sarà tutta un'altra storia, borghese, con nulla di volgare).