domenica 5 luglio 2015

Diabolus in Scarpia



"Muori dannato! Muori, Muori!
...E avanti a lui tremava tutta Roma..."
(Da Tosca di G. Puccini, su libretto di L. Illica e G. Giacosa)


Quello nell'immagine è il "mini-preludio" dell'opera Tosca di Giacomo Puccini. Sole tre battute, isolate dalla musica che viene subito dopo.


Esso è uno dei motivi conduttori dell'opera (vi ricorre ben tredici volte!) e descrive immediatamente e rapidamente, data anche la sua brevità, non solo il carattere tragico, ma anche l'atmosfera cupa che vi si respirerà per tutta la vicenda, è il motivo legato al personaggio di Scarpia, il crudele capo della polizia, capace di ingannare, torturare e far uccidere senza nessuna pietà.

Personalmente sul piano ritmico e timbrico la forma del motivo mi suggerisce il momento più drammatico dell'opera, con il coltello nella mano di Tosca che si alza in aria e si abbassa sul corpo di Scarpia, il quale resta con gli occhi sbarrati per la sorpresa e il dolore mentre muore. Funziona come una specie di trailer per un film.

Ma la ragione del suo oggettivo interesse è soprattutto sul piano armonico.

Il motivo è costruito nella sua struttura melodico-armonica intorno ad un intervallo importante, il tritono Si bemolle-Mi naturale, ossia una quinta diminuita (o quarta eccedente per enarmonia), suonato in modo discendente al basso.

Questo intervallo fu definito già in epoca medievale diabolus in musica, non perchè nel Medioevo, dominato dalla Cristianità cattolica, potesse già evocare il demonio, quanto per la sua difficoltà di intonazione e per il suo carattere fortemente dissonante, pertanto veniva assolutamente evitato nella composizione e nel contrappunto.

L'associazione con figure demoniache è avvenuta nell'Ottocento, per una serie di fattori come lo sviluppo della musica a programma (che si riproponeva di evocare immagini o storie specifiche), il risveglio dell'interesse per il Medioevo (non solo musicale, e fatto più di immaginazione che di reale ricerca storica), e la crisi del sistema tonale.

Mentre in molte composizioni ottocentesche, per esempio di Liszt, il tritono voleva evocare appunto il diavolo, in Tosca, composta nel 1900, Scarpia è un diavolo umano, dotato di potere, ma non di poteri soprannaturali, tanto che Tosca stessa riesce ad ucciderlo con un banale coltello, senza l'aiuto di niente e nessuno.

In Tosca l'intervallo non è utilizzato come un elemento caratterizzante della melodia, quindi esposto per essere chiaramente sentito in quanto tale, è usato invece come basso su cui, più che una melodia, si costruisce una sequenza di accordi consonanti, la cui successione suscita un senso di angoscia musicalmente più nascosto, come se il diavolo, ossia il Male, fosse appunto in qualche modo qualcosa che può annidarsi nell'animo umano stesso.

Possiamo considerare anche che, pur essendo l'opera pervasa da riferimenti vari alla religione (Tosca è fervente credente, la chiesa, il quadro di Maddalena, le candele e il crocifisso per Scarpia morto, le preghiere in latino, ecc.), nell'epoca in cui Sigmund Freud sviluppava le teorie della psicanalisi, Puccini pone il diabolus musicale dentro l'uomo stesso, non come entità esterna.

La brevissima successione armonica iniziale non crea nuovi mondi musicali come l'accordo iniziale del Tristano e Isotta di Wagner, né riassume i leitmotiv dell'opera come in tante opere dello stesso Wagner, nè tantomeno ha la godibilità un po' fine a stessa di un'ouverture di Rossini, o una qualche efficace citazione melodica come la Traviata o il Nabucco di Verdi, ma utilizza, in modo veramente teatrale, materiale preesistente di teoria musicale a cui già era stato dato un significato e delle suggestioni, per esprimere chiaramente un giudizio sul cattivo della sua opera, egli è il Diavolo, il massimo del male possibile, ed è un uomo, perchè il Male è nell'uomo, in particolare quell'uomo che attenta alla bellezza e all'amore, accecato dal potere.

(Forse si può considerare un'anticipazione artistica di certi regimi totalitari, considerati il male assoluto, che hanno caratterizzato il Novecento, anch'essi arrivarono rapidi, feroci, subliminali, polizieschi, come questo preludio e il suo personaggio Scarpia.)


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