domenica 10 novembre 2013

Un brivido per salvarsi



La canzone "Brivido" di Gue Pequeno Ft. Marracash, ha questa struttura di accordi

RE min. - LA min. - SI b magg. - SOL min.

ripetuta costantemente per tutto il brano, ad eccezione di una sospensione per dare risalto all'ingresso di Marracash alla seconda strofa: sulle parole "Questo mondo fa troppo chiasso" il basso tace, quasi ad assecondare la necessità di silenzio del rapper.

La cupezza del brano oltre che dall'andamento lento è dato anche dalla presenza del LA minore, ossia la dominante -ma in tono minore- di RE minore (al posto di LA minore avremmo dovuto comunemente avere un LA maggiore).
A parte il Si bemolle, tutti accordi in minore, dunque.

Vediamo la struttura delle rime e qualche figura retorica.


[Ritornello]
Più di un film (i), più di un drink (i), più della marijuana  (A - rime interne con la I)
Più di un trip (i) di sta miss (i) mezza brasiliana (A)
Di una hit (i), di una suite (i) a Copacabana (A)
Di un Dj (i2), più di un rave (i2) in mezzo alla savana (A)
Più del successo (i3), più di fare sesso (i3) ad alta quota (B)
Più di ogni banconota (b - rima interna), più della coca (falsa B - assonanza)
Più dei gioielli (i4) ed orologi, anelli (i4) che ho alle dita (C)
Più di questa libertà, più della stessa vita. (C)


Il ricorrere ad inizio verso di "Più di (un-una)" è un'anafora.


[Strofa 1]
Sono infelice di professione, (A)
Sogno che sono morto, il mio corpo in strada, la processione (A)
Tra bur buono e Burbuka (B) (allitterazione "bur" e consonanze della "B")
Imbazzato, fumo un bazooka (B)
Non faccio scena ma scena muta (b - assonanza)
Farfalle nello stomaco, dammi l'insetticida (C)
Voglio ridisegnare il mondo, dammi una matita (c - assonanza)
Voglio ridere come non avessi mai pianto (D)
Voglio la luna e camminarci sopra come Armstrong (d - assonanza)
L'abbiamo fatto ed ero innamorato, finalmente (E)
Ma il giorno dopo già non provavo più niente (E)
Portami sulle onde dell'oceano quando si alzano (F)
Uccidimi e fammi risorgere come con Lazzaro. (f - assonanza - similitudine "come Lazzaro")
Dammi tutto allo stato puro (G)
Di più di un vestito scuro (G)
Di un roseo futuro (G)
Non mi ammazzerà una sbronza ma il primo bicchiere sicuro (G)
Fammi provare di più che contare il cash! (H)
Di più di un "menage à tre" (h - assonanza su parola tronca)
Dammi…


Anche "Voglio" è un'anafora.
La strofa affidata a Marracash si caratterizza per rime più irregolari, ma con più richiami interni tra i versi.


[Strofa 2 - Marracash]
Questo mondo fa troppo chiasso (troppo) (A)
Io non sento più quello che penso (B)
Quello che è peggio (b) non ricordo più quello che ho perso (b - assonanza)
In un paese dove onesto (b) rima con modesto (b - idem)
Tutto è piatto e tu ti sorprendi se io ci stendo (b - ricorrono le T e le S)
Fuori carri e carnevali, dentro carri armati (C - ricorrono consonanti C-R-NM e vocali A-I)
I miei amici vaporizzati, gialli a Nagasaki! (c - assonanza con le A-I ricorrenti)
Ridotto a esprimermi in 24 carati (C)
Stati d'animo in centoquaranta caratteri ("carati" diventa "caratteri")
E non so chi tu pensi io sia (D)
La realtà non è all'altezza della fantasia (D)
Certe idee che mi accarezzano e che scaccio via (D)
Un brivido che faccia (i) breccia (i) nella mia (d) apatia (D)
Non sei più mia (d) e ti trovo male (E - la parola MALE non ha rime, perché è importante)
Il tuo nuovo ragazzo ti invecchia (F che deriva dalla D, con accento diverso)
Ma resti bella e triste come il paesaggio a Venezia (f)
E non avrò paura se saremo insieme (G)
Una morte dolce, come una mosca che affoga nel miele.(g)


dopo il ritornello, nella successiva sezione B c'è un'atmosfera diversa, sospesa, creata da un arragiamento senza percussioni, ma con la stessa armonia al basso, e dalle le rime di fine verso costruite tutte su parole tronche:


Dammi un brivido (i), non so per quanto sarò qua (A)
Voglio un brivido (i), vuoi emozioni soltanto a metà? (A)
sono in bilico (i), su una lama che mi taglierà (A)
ed è ripido (i), corro e non mi volto indietro frà. (A) (frà: apocope da "fratello" a "fratè" a "frà")


Nel testo ci sono molte parole straniere, le sentiamo spesso ripetute nel ritornello, che vengono usate anche per fare facilmente rima tra loro in quanto tronche; a parte "film" ormai di antica assunzione, abbiamo drink, trip, miss, hit, suite, burbuka, cash, menage. Le parole straniere sono assenti nell'intervento di Marracash, che pure come Gue Pequeno ha uno pseudonimo "straniero".

Altra particolarità del testo è il riferimento tipico di questa cultura musicale a vari tipi di droghe, davvero tanti in questa canzone: marijuana (già al primo verso), coca, burbuka (hashish) oltre ai "rave" in cui se ne fa abitualmente uso. Questi si aggiungono ovviamente all'abuso di alcolici (drink, bicchiere, sbronza).

Molte parole del testo richiamano una realtà di lusso (drink, suite, Copacabana), fatta di oggetti costosi (banconota, gioielli, orologi, anelli, cash) che il cantante sembra aver provato, trovandovi una apparente "libertà" (v8), che però non lo ha realmente soddisfatto e ora sente la mancanza degli amici, "vaporizzati" come i giapponesi (gialli è una metonimia) dalla bomba di Nagasaki (tutta una metafora) e di una "lei" che non c'è più (Non sei più mia) a cui si rivolge il testo; e la separazione sembra ripercuotersi negativamente anche su di lei (ti trovo male, ti invecchia), ma con una similitudine dice di non temere di morire tornando con lei (una mosca che affoga nel miele).

Il tutto ha l'aria di una una preghiera (dammi, fammi, voglio) che esprime l'urgenza di ottenere qualcosa che salvi l'autore da se stesso.

1 commento:

  1. interessante analisi, però secondo me più che cercare qualcosa che salvi l'autore da se stesso, cerca appunto un brivido, una emozione molto più intensa di tutte quelle che ha vissuto ed elencato nel brano come esperienze ormai vissute alle quali pare gia assuefatto e che quindi non gli bastano più, tanto da da dargli emozioni soltanto a metà

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