venerdì 31 gennaio 2014

La consapevolezza non è mai una sconfitta

La cosa più interessante nel film I giorni contati (1962) di Elio Petri è la riflessione sul fatto di poter avere un'illuminazione, una nuova consapevolezza indipendentemente dall'età che si ha, dal lavoro che si svolge e dalla vita che si conduce. E in qualunque momento.

Cesare, un idraulico cinquantenne, la riceve mentre fa qualcosa di molto banale come prendere un autobus, un momento completamente passivo in cui si è portati, in cui la gente aspetta di arrivare chissà dove, magari senza neanche pensare.

giovedì 30 gennaio 2014

Lo sguardo di un bambino ai piedi della Croce


Nella Deposizione di Volterra (1521) di Rosso Fiorentino è rappresentato il momento della deposizione del corpo di Cristo dalla croce.

Il quadro è evidentemente strutturato in due parti, una metà superiore fatta di uomini al lavoro e una inferiore fatta di disperazione.

Oltre al Cristo morto, ci sono dieci personaggi: tra i sei in basso vi sono anche importanti protagonisti del Vangelo (la Madonna, la Maddalena, San Giovanni...) travolti dal dolore per la morte del figlio o dell'amico; i quattro più in alto, sulle scale, sono manovali, intenti semplicemente a tirar giù il corpo dalla croce, in modo brutale, forse anche un po' maldestro.

E poi c'è il bambino.

mercoledì 29 gennaio 2014

Maus di Art Spiegelman: testimonianza e suggestioni


Un fumetto su un topo. Chi vi viene in mente?
E invece Maus di Art Spiegelman parla dell'orrore nazista.

Sembra assurdo che una materia così importante, un orrore così estremo venga trattato con un linguaggio legato più al mondo dell'intrattenimento che a quello della letteratura, della cronaca giornalistica o della trattazione storica.

domenica 26 gennaio 2014

Ascoltare il canto gregoriano

Provare ad ascoltare il canto gregoriano è un'esperienza spiazzante sia per chi mastica poco la musica sia per chi si è nutrito per anni dei compositori più blasonati della storia della musica.

E' una musica che spiazza perché è monodica, ossia con una sola linea melodica e senza accompagnamento (e quindi non ha armonia definita), non ha un ritmo scandito da battute tutte di uguale durata e non rispetta l'idea di scala che siamo abituati a percepire abitualmente nell'"altra musica". (Per esempio non esiste l'idea di "sensibile" poiché nessuna nota finale è preceduta da semitono.)

Cosa cercare in questa musica?

venerdì 24 gennaio 2014

Una lezione sull'urlo indignato

"BASTA! ORA BASTA! E' CADUTO… E ALLORA? FA RIDERE? QUI CI SI METTE L'ANIMA! E SE NON VI PIACE POTETE PURE ANDARVENE. NON ABBIAMO BISOGNO DI GENTE COME VOI! ANDATE! ANDATE! ANDATE VIA!"


Sono grato come spettatore e come cittadino italiano al regista Carlo Mazzacurati, recentemente scomparso, per questa scena in particolare.

domenica 12 gennaio 2014

Altri architetti. Altra Torino.

Torino -come tutte le città- non è solo centro. Non è solo Sette-Ottocento. E non è solo Juvarra.

A Torino, soprannominata "la capitale italiana del Liberty", si possono trovare molti palazzi di vari architetti aderenti ognuno a suo modo a questa corrente artistica di inizi Novecento: Pietro Fenoglio, Gottardo Gussoni, Giovanni Gribodo e altri.

Proponiamo un itinerario fotografico nel quartiere Cit Turin attraverso via Susa, via Duchessa Jolanda, corso Francia e via Piffetti.

sabato 11 gennaio 2014

Una timeline dei grandi compositori


Una pratica timeline con i maggiori compositori di tutti i tempi solo per vedere quali erano contemporanei e quanto lunga è stata la loro vita. Molti ne mancano e alcuni forse potevano evitarsi.

venerdì 10 gennaio 2014

Gocce di pioggia sull'Appassionata

Alla sonata op. 57 di Beethoven detta "Appassionata", composta nel 1804-05, è ricondotto un aneddoto che ci restituisce un po' di quei caratteri che spesso vengono attribuiti al compositore: l'orgoglio per il suo ruolo di artista, l' irruenza nelle sue reazioni e -appunto- la passione per la sua arte fino a pretenderne il rispetto in modo aggressivo.

lunedì 6 gennaio 2014

Un topo come moneta


Presso l'indirizzo Lungo Dora Savona 30 di Torino si può ammirare un sinistro murales dell'artista belga Roa raffigurante un enorme ratto che regge in mano  per la coda un altro ratto più piccolo morto, stando in piedi come un suricate su un ammasso di ossa e teschi.

Non si capisce se stia per mangiare il piccolo topo o se lo stia offrendo o vendendo (per ottenere cosa?…).


Certo è un'immagine poeticamente inquietante, potente rappresentazione simbolica di crisi economica, che fa venire in mente la frase di Zbignew Herbert ripresa in "Cosmopolis" di Don Delillo (poi film di Cronenberg):

"Il topo diventò l'unità monetaria"

L'edificio è sede dei servizi sociali territoriali e anche per questo il murales sembra un memento ulteriormente angoscioso: se falliscono loro...

sabato 4 gennaio 2014

30 anni fa la profezia di De Crescenzo sui PIGS

Nel film "Così parlò Bellavista" (1984) Luciano De Crescenzo fa un'interessante suddivisione degli esseri umani in uomini d'amore e uomini di libertà, e di entrambi i tipi spiega le caratteristiche e i comportamenti determinati dal valore che li guida.

Da essi scaturiscono popoli d'amore e popoli di libertà indicati su una mappa molto precisa.


giovedì 2 gennaio 2014

Firme dei grandi musicisti

Firme dei grandi compositori del passato.
Ne mancano sicuramente tante, ma le differenti calligrafie di quelle che ci sono fanno comunque un certo effetto viste tutte di seguito...


Johann Sebastian Bach

mercoledì 1 gennaio 2014

Temperamento equabile. Dov'era il problema? Esempi di calcolo.

Immaginiamo di poter tendere una corda di 2 cm al punto da ottenere il Do più acuto della tastiera del pianoforte (Do8).

Poiché il rapporto tra una nota e la stessa nota ad un'ottava più bassa è 1:2, raddoppiando 7 volte la dimensione della corda arriveremo ad ottenere il Do basso (Do1) su una corda lunga 256 cm:

2cm x2 x2 x2 x2 x2 x2 x2 = 256 cm

Ora facciamo lo stesso percorso seguendo il giro delle quinte discendenti (sette semitoni ciascuna): Do8 - Fa7 - Sib6 - Mib6 - Lab5 - Reb5 - Solb4 - Si3 - Mi3 - La2 - Re2 - Sol1 - Do1.

Dovremmo arrivare sempre a Do1, giusto?
No.