venerdì 4 luglio 2014

Il labirinto unicursale sul capitello romanico

Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa degli schiavi. Non avrai altro Dio all'infuori di me.
(Esodo 20, 2-3)


Nel chiostro medievale del monastero di San Benedetto a Conversano (BA) è possibile ammirare una rarità dell'estetica romanica: un capitello su cui è scolpito un labirinto unicursale, ossia un labirinto senza "vicoli ciechi".

A differenza del mito pagano del labirinto del Minotauro, per salvarsi dal quale al Teseo di turno occorrerebbe un "filo di Arianna" che gli consenta di tornare indietro, il labirinto unicursale prevede una sola strada "risolutiva" che porta dall'esterno (la dispersiva molteplicità del reale) al centro (l'Uno metafisico) del labirinto stesso, a simboleggiare il percorso tortuoso ma unico che conduce il fedele-pellegrino all'unica salvezza offerta dall'unico Dio cristiano.

Notate la croce che si forma proprio al centro.

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