lunedì 20 marzo 2017

Il sadismo di Orlando di Lasso (e il masochismo di Donizetti)


 

Ho sorriso a lungo quando nel film "Martha" di Fassbinder, Helmut impone con stizza alla moglie di rinunciare all'ascolto di quella "schifezza" (!!) di Lucia di Lammermoor di Donizetti (1797-1848) per ascoltare la "vera" musica: Orlando di Lasso (1532-1594)!




A quel punto del film si capisce già quale piega pesantemente sadomasochistica prenderà il loro rapporto, ma mi aspettavo che la scelta musicale di Helmut sarebbe caduta su autori tedeschi "muscolari" come Beethoven o Wagner, forse ricordandomi di Arancia meccanica e di alcune preferenze musicali di Hitler. Ma mi sono sbagliato completamente e la scelta mi ha proprio spiazzato. Helmut preferisce un autore fiammingo di musica antica. Dove è il suo sadismo in questa scelta?

Certamente la musica rinascimentale è più lontana nel tempo e di più difficile ascolto per un pubblico profano, e Martha dice di ascoltare la musica volentieri, ma senza capirla. Per cui non ha molta voglia di ascoltare una musica così complessa, anche se alla fine cederà. Per contro Helmut giustifica quella scelta di imposizione sostenendo che bisogna ascoltare quella musica a ripetizione finché non la si capisce, non dice neppure cosa ci sente lui in quella musica. (Entrambi hanno un approccio piuttosto da ignoranti per la verità, e la violenza trova la sua strada facilmente in contesti simili.)

Una scena da "Arancia Meccanica"
L'imposizione musicale è una delle violenze più efferate che Martha a mio avviso subisce, perché in fondo un libro si può fingere di leggerlo o leggerlo distrattamente, da tante violenze piú o meno esplicite ci si puó difendere piú facilmente riconscendole come tali, mentre la musica entra inevitabilmente anche in orecchie passive. (E penso di nuovo ad Arancia meccanica e alla "cura Ludovico"...)


La violenza di questa imposizione sta nel fatto di costringere all'ascolto un profano incapace di decifrare alcuni aspetti complessi del linguaggio musicale, senza dargli alcun elemento di interpretazione di quella musica che susciti quanto meno una sia pur minima curiosità. Ma probabilmente neppure Helmut nel film ha quegli strumenti di interpretazione e forse vuole solo torturarsi e torturare.

A livello strettamente musicale, semplificando al massimo, si può dire che nello stile di Donizetti domina la melodia, il canto, mentre in quello di Orlando di Lasso domina piuttosto la polifonia, quindi l'armonia. Melodia e armonia sono elementi praticamente sempre compresenti nella musica occidentale in ogni composizione, a volte uno puó "prevalere" sull'altro, essere cioè considerato una priorità estetica, ma il loro equilibrio è comunque indispensabile. Lo squilibrio fra il prevalere della melodia nell'estetica di Donizetti e il prevalere dell'armonia in quella di Orlando di Lasso è proprio una rappresentazione acustica dello squilibrio nel rapporto tra Helmut e Marta.

Un'altra cosa che mi colpisce è che nella sua mancanza di sincera empatia Helmut scelga proprio un tipo di musica in cui l'insieme e l'ascolto reciproco sono fondamentali, facendo passare Martha invece per una che ascolta musica in cui domina un musicista "egoista", sia esso il cantante solista o il direttore d'ochestra (che nel 1500 era una figura inesistente).

Inizio della scena della pazzia in "Lucia di Lammermoor" di G. Donizetti
La scena della pazzia nella "Lucia di Lammermoor" di G. Donizetti


Inizio della Messa "Bell'Amfitrit'Altera" di Orlando di Lasso, il branno che fa ascoltare Helmut a Martha
L'inizio della "Missa Bell'Amfitrit'altera" di Orlando di Lasso, che si sente nel film "Martha" di Fassbinder

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