mercoledì 9 aprile 2014

Siamo nani sulle spalle di Velázquez

Siamo come nani sulle spalle di giganti,
così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane,
non certo per l'altezza del nostro corpo,
ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.
(Bernardo di Chartres)

Nel quadro Las Meninas ("Le damigelle d'onore") del 1656 c'è un quadro visto da dietro, che si vede solo in parte, mentre viene dipinto nel 1656. Esso ha le stesse dimensioni del quadro che abbiamo di fronte oggi, per intero.


Nel quadro dipinto da Velázquez c'è un autoritratto di Velázquez, mentre dipinge... questo quadro forse, per l'eternità.

In questo quadro del passato ci sono altri quadri di un passato precedente alle spalle dei personaggi, di tema mitologico. Non dimentichiamoci di guardare alle nostre spalle le gesta compiute nel nostro passato prima di osservare e dipingere il presente.

Nel quadro è dipinto uno specchio che sembra un quadro, poiché è dipinto come il ritratto di due persone. I ritratti e l'arte sono la memoria che resta, non fedele come il riflesso su uno specchio, ma talvolta più fedele.

Nel quadro c'è una porta aperta che conduce ad una scala, con un uomo che sale un po' esitando. In fondo ogni opera d'arte è un po' una porta aperta su una verità superiore, talvolta faticosa da raggiungere e da accettare. Magari proprio noi ne abbiamo appena aperta una per vedere questa scena, i personaggi sembrano colti un po' di sorpresa, prima della riverenza c'era la Verità.

Nel quadro ci sono dei soggetti che guardano un oggetto (noi?), ma l'oggetto è forse anche proprio il soggetto del quadro dipinto nel quadro (noi???).
Chissà come ci vedrebbero da lì dentro, dal passato, chissà che giudizio avrebbero sull'oggi. Forse nella nostra abilità di ricordare troveremo risposte. O forse anche noi siamo già dentro il dipinto e siamo già un altro passato.

Qualunque reazione emotiva possiamo avere alla presenza di questo dipinto, le persone dipinte stanno comunque già reagendo alla nostra presenza, poiché si ricordano chi hanno di fronte.


Nel quadro c'è un grande spazio vuoto alla base del quale si muovono bambini e nanetti.
Da sopra le spalle di Las Meninas, come da sopra le spalle dei giganti, dal recupero della Memoria, possiamo guardare più lontano.

Nel quadro c'è il riflesso della nostra immagine nello specchio sul fondo. (Se fossimo i sovrani di Spagna della metà del Seicento.)
Noi siamo sovrani e custodi responsabili della Memoria. Almeno -in apparenza- finché siamo vivi.

Nessun commento:

Posta un commento