giovedì 17 aprile 2014

Il forte e il faro ai confini della Terra

Fenestrelle è un paesino del Piemonte con un famoso Castello, un forte che difendeva l'Italia al confine con la Francia.

Santa Maria di Leuca "De finibus terrae" è invece una frazione di Castrignano (Lecce) con una famosa -piccola- cattedrale, meta di pellegrini, situata sulla punta estrema del Salento, della Puglia, dell'Italia orientale.

Sono due luoghi con qualcosa di simile nei nomi, solo nei nomi però, e quindi nel senso di quei nomi.


Fenestrelle (da "finis terrae") e "Santa Maria de finibus terrae" sono parole che fanno entrambe riferimento alla stessa idea: i confini della terra.

I "confini della Terra" in una penisola molto particolare come l'Italia, per la sua natura, storia e cultura, sono un concetto la cui esplorazione è di certo affascinante.

I due luoghi esprimono vari opposti: uno è a Nord, subisce il freddo e la neve, guarda verso l'Europa, verso l'Occidente, temeva i Francesi; l'altro invece si trova a Sud, con il sole e l'acqua salata, si affaccia sul Mediterraneo, guarda all'Oriente, alla Grecia, agli Arabi, temeva l'arrivo dei Turchi.
Uno si rapporta con la terra e le montagne, l'altro con l'acqua del mare.

In quanto terre di confine entrambi sono luoghi di natura militare, ma in uno la concreta difesa militare è fatta di pietre su pietre messe dall'uomo, l'altro, individuato il nemico, sembra affidarsi alla natura -il mare- e alla religione -la Madonna- per salvarsi.

Comunque entrambi sono la periferia, e rappresentano luoghi di incontro, ma dove occorre essere preparati allo scontro, rappresentano il senso di attesa e la tensione per l'arrivo di potenziali nemici (francesi o turchi) oppure l'attesa di riscatto dalla montagna o dal mare come risorse economiche.

Entrambe sono estremità dell'Italia, isole di periferia un tempo appartenenti a isole regnanti, Regno di Sardegna una, Regno di Sicilia l'altra, simboli del modo di essere dell'Italia sul piano naturalistico, culturale, architettonico.

Uno è un luogo chiuso, cupo, di 3 km, su quasi un chilometro di dislivello, lungo un costone di montagna, che si estende sulla terra, con le sue piccole "fenestrelle" come occhi socchiusi, diffidenti verso le minacciose valli circostanti; l'altro è un luogo aperto, con una piccola basilica in cima ad uno scoglio, con il faro, il campanile, la colonnina della Madonna, tutti a proiettarsi verso il cielo, o a farsi ben vedere-sentire da terra, dai confini e oltre i confini della Terra, sotto forma di luce, suono... o preghiere.

Se la realtà si può comprendere meglio dalle periferie forse è anche perché la Verità si può cercare oltre i confini della Terra.

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