lunedì 3 marzo 2014

Dialogo di un elettore militante e di un astensionista

Parodia dell'operetta morale di Giacomo Leopardi "Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere".


Dialogo di un elettore militante e di un astensionista

Elettore. VOTATE SALVO DE POPULIS! VOTATE PARTITO ALIOCRATICO! VOTA SALVO! SOSTIENI L'ALIOCRAZIA! Bisogna, signore, il programma di governo del partito aliocratico?


Astensionista. Il programma del partito che vincerà le prossime elezioni?

Elettore. Sì signore. Le statistiche lo danno in netto vantaggio, ma c'è la variabile dell'astensionismo.

Astensionista. Credete che sarà buono il governo del partito aliocratico?

Elettore. Oh illustrissimo sì, certo.

Astensionista. Come quello passato?

Elettore. Più più assai: l'altro era in mano agli avversari.

Astensionista. Come quello ancora precedente?

Elettore. Più più, illustrissimo: in quello c'erano i vecchi politici che hanno tradito il mandato elettorale.

Astensionista. Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che il nuovo governo fosse come qualcuno di questi governi ultimi?

Elettore. Signor no, non mi piacerebbe. Perciò ora voteremo il nuovo partito aliocratico.

Astensionista. Quanti governi si sono succeduti da che voi votate e militate nella politica?

Elettore. Tanti, decine. Saranno quarant'anni che voto, dei quali venti di orgogliosa militanza politica, illustrissimo.

Astensionista. A quale dei governi di cotesti quarant'anni vorreste che somigliasse quello venturo?

Elettore. Io? non saprei. Nessuno forse.

Astensionista. Non vi ricordate di nessun governo in particolare, che vi paresse solido, coerente, fedele al proprio mandato, utile a tutta la collettività, efficiente nel proprio lavoro, efficace nelle soluzioni adottate?

Elettore. No in verità, illustrissimo; forse qualcuno lo è stato al tempo in cui non votavo ancora.

Astensionista. Eppure la politica, le elezioni, la partecipazione, la democrazia,... sono tutte cose belle. Non è vero?

Elettore. Cotesto si sa.

AstensionistaNon tornereste voi a votare per dei partiti che sostengano gli ideali in cui credete, avendo a rivivere cotesti quarant'anni di politica, e anche tutto il tempo passato a militare, cominciando da che prendeste per la prima volta in mano la tessera elettorale?

Elettore. Eh, caro signore, magari si potesse...

Astensionista. Ma se a rappresentare quegli ideali aveste a votare di nuovo per gli stessi politici che avete visti succedersi al potere, né uno più né uno meno, anche nel vostro partito di riferimento, con tutte le cose buone, ma anche le malefatte, le ruberie, i tradimenti che essi hanno compiuto?

Elettore. Cotesto non vorrei.

Astensionista. Oh che altra politica vorreste rivedere? Una politica di destra, di sinistra, o simile a quella della Spancia o della Germizzera, o quale altra? O non credete che poi un governo di destra, di sinistra, spancese o germizzero, o qualunque altro governo, una volta al potere si comporterebbe come gli altri del passato, e che tutti gli uomini con i vostri stessi ideali vorrebbero ritornare a votare per cambiarlo, come voi per l'appunto; ma avendo a rivedere le stesse facce o le stesse nascoste dietro diverse facciate, o a riascoltare le stesse promesse o le stesse formulate con parole diverse, nessuno vorrebbe tornare a votare?

Elettore. Lo credo cotesto.

Astensionista. Né anche voi tornereste a votare con queste premesse, non potendo in altro modo?

Elettore. Signor no davvero, non tornerei.

Astensionista. Oh che politici son dunque quelli di cotesto vostro partito?

Elettore. Son dei politici nuovi, diversi, normali, che promettono per tutti un futuro migliore.

Astensionista. Politici nuovi, diversi, normali che fanno grandi promesse così come fecero in campagna elettorale i politici nuovi, diversi e normali dei passati governi, dei quali non si poteva prevedere che non le avrebbero mantenute come non si può prevedere per quelli del prossimo governo?

Elettore. Vero, illustrissimo. Ma stavolta questi politici manterranno le promesse.

Astensionista. Così vorrei ancor io se avessi solo a votare di nuovo, senza partecipare anche altrimenti, e così tutti. Ma questo è segno che la politica, fino a tutto quest'anno, ha trattato male i più. E si vede chiaro che i più son d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è venuto dalla politica, anche dopo avervi partecipato, che il bene; se nel riavere la politica di prima, con tutti i suoi ideali e i suoi protagonisti, nessuno andrebbe a votare di nuovo. Quella politica ch'è una cosa bella, non è la politica che si conosce, ma quella che non si conosce; non la politica di un passato di cui si può esser testimoni, ma quella immaginata per il futuro. Con il nuovo governo, la politica incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà una vita migliore, felice e civile per ognuno. Non è vero?

Elettore. Speriamo.

Astensionista. Dunque consegnatemi il programma del partito aliocratico per cui militate.

Elettore. Ecco, illustrissimo.

Astensionista. Grazie, a rivederla al seggio!

Elettore.  A rivederla. Votate Salvo De Populis, votate partito aliocratico, vota Salvo; sostieni l'aliocrazia.


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